L'inchiesta parte dal racconto di un imprenditore. La ricostruzione della vicenda.
Nelle carte dell’indagine che ha portato all’arresto anche di Stefania Nobile, c’è il racconto agli inquirenti di un imprenditore che dal 2020 al 2023 “aveva speso, per i servizi resi da Davide Lacerenza, la somma di oltre 641.000,00 euro".
Sentito a sommarie informazioni, l’uomo riferisce di avere cominciato a “usufruire dei servizi” di Lacerenza, “prima andando alla Gintoneria, poi anche ricevendo a casa bottiglie di champagne che provenivano dalla Gintoneria, insieme a ragazze dedite alla prostituzione”. L’imprenditore ha spiegato che il prezzo della champagne era pagato a Lacerenza mentre la prestazione sessuale direttamente alle ragazze; Lacerenza portava anche della cocaina che veniva consumata dal S., dalle escort e dallo stesso Lacerenza quando si tratteneva col cliente”.
E’ sempre l’imprenditore S., testimone chiave dell’inchiesta sulla ‘notte milanese’ che ha portato a tre arresti, a raccontare cosa accadesse nella ‘Malmaison’, il locale “rosa” di fronte alla Gintoneria
Posta un commento