
«I politici? Ammettiamolo, sono quasi tutti degli idioti». Parola di , in un’intervista al tabloid londinese Evening Standard. Che il tratto distintivo del leader di Reform Uk sia la rudezza ma anche la capacità di arrivare dritto al punto, è ormai noto. Nonostante i fallimenti politici, gli scandali e l’incoerenza dimostrata nel corso della sua carriera, Farage è quanto mai sulla cresta dell’onda nel Regno Unito. Tanto che il cuore dell’intervista, così come il dibattito nell’opinione pubblica britannica, è incentrato sulle sue possibilità di diventare il prossimo primo ministro. Segnale che tanto stolto non deve essere, malgrado non abbia escluso il suo nome dalla lista dei cosiddetti idioti in politica.
Reform primo partito nel Regno Unito, il sondaggio
L’ipotesi che Farage possa succedere a Keir Starmer tra circa quattro anni non sembra essere solo una speculazione. Secondo lui stesso, le chance sono del 35/45 per cento. Lo scorso lunedì, un sorprendente sondaggio di ha rivelato che il suo partito di estrema destra Reform è diventato la prima forza nel paese con il 25 per cento, un punto sopra ai laburisti (scesi al 24 per cento) e quattro sopra ai conservatori (fermi al 21 per cento). E pochi giorni dopo, un nuovo sondaggio di un piccolo istituto, Find Out Now, ha inquadrato Reform al 29 per cento, contro il 25 per cento del Labour e al 18 per cento dei Tories.
Sono solo sondaggi, certo. Ma mai finora il partito di Nigel Farage era stato dato come primo. E l’aver superato stabilmente i conservatori è il successo principale. Non è un caso che ora il leitmotiv di Farage, per convincere gli elettori di destra a votare per lui, sia diventato: «Se volete battere i laburisti, non sprecate il vostro voto con i Tories e scegliete Reform». Un completo ribaltamento rispetto a pochi mesi fa, quando prima delle elezioni di luglio erano i conservatori a battere sullo stesso concetto.
La battaglia contro i Tories è senza esclusione di colpi. Reform, che fa della lotta ai migranti il suo core business, parla del partito conservatore come del partito delle immigrazioni di massa, visto quanto detto e fatto dai recenti ex premier. Il tema è molto sentito nel paese. Tanto più che pochi giorni fa, l’Office for National Statistics ha previsto una crescita demografica nel paese, tra il 2022 e il 2032, del 7,3 per cento. La popolazione potrebbe arrivare a 72,5 milioni di persone da qui ai prossimi sette anni, tutto grazie alla migrazione netta, visto che il numero di nascite e decessi sarà quasi uguale: la stima è che 9,91 milioni di persone arriveranno nel Regno Unito, contro i quasi cinque che se ne andranno. Anche da questi numeri, si può capire il motivo dello scontro e dell’uso politico dell’argomento immigrazione.
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