Problemi di coperture economiche per il provvedimento al centro di mille polemiche. Le opposizioni esultano e chiedono nuove modifiche
Il ddl Sicurezza è pronto per l'aula del Senato ma dovrà tornare alla Camera per diventare legge. Il provvedimento del governo Meloni al centro di mille polemiche aveva dei problemi di coperture economiche, "sanati" con l'approvazione di alcuni emendamenti. Si riapre quindi la possibilità di cambiare il testo nei prossimi passaggi parlamentari. Le opposizioni esultano mentre nella maggioranza c'è chi prova a blindare il testo da altre modifiche.
Perché il testo tornerà alla Camera
Le commissioni Affari costituzionali e Giustizia al Senato hanno conferito il mandato per l'aula ai relatori, Marco Lisei (Fratelli d'Italia) ed Erika Stefani (Lega). Il mandato per l'assemblea consiste in sostanza nel voto dei vari gruppi parlamentari su un testo. Prima della votazione sul ddl Sicurezza di oggi, mercoledì 26 marzo, i senatori hanno dovuto approvare alcuni emendamenti. L'esame delle proposte di modifica era terminato la scorsa settimana, con la bocciatura di tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni. Ma la commissione Bilancio del Senato, cioè l'organo che fornisce i pareri sulle coperture economiche dei provvedimenti, aveva ravvisato dei problemi nel testo approvato in un Consiglio dei ministri che risale addirittura al novembre 2023.

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