La Camera salva Nordio: respinta la mozione delle opposizioni

 

Intervenendo in aula il ministro della Giustizia ha parlato di clima da "inquisizione"

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio (Roberto Monaldo/LaPresse)

La maggioranza salva il ministro della Giustizia Carlo Nordio: l'aula della Camera ha respinto la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni. Il testo, sottoscritto da Partito democratico, Movimento 5 stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Italia Viva e + Europa, è stato respinto con 215 voti contrari. I favorevoli sono stati 199 mentre non c'è stato alcun astenuto. La mozione non era appoggiata da Azione: il partito di Carlo Calenda è uscito dall'aula al momento del voto. Le opposizioni avevano presentato l'atto di sfiducia nei confronti del ministro dopo il caso Almasri, il generale libico inizialmente arrestato in Italia perché ricercato dalla Corte penale internazionale e poi liberato e riportato in patria. 

Nordio: "Contro di me clima da inquisizione"

Intervenendo nell'aula di Montecitorio Nordio ha respinto le accuse delle opposizioni nei suoi confronti: "Il ministro è stato accusato del numero dei suicidi, del sovraffollamento dei carceri, della salute nei penitenziari, delle madri detenute, del dossieraggio, e di molte altre cose. Tutto questo ricorda l'inquisizione degli anni passati". Secondo il ministro della Giustizia le polemiche spesso sono state "esasperate nel linguaggio e nei toni, dicendo ad esempio che si vuole favorire la mafia o la delinquenza organizzata. Tutte cose che suonano offensive e antipatiche". Per il Guardasigilli "questi attacchi, che arrivano nei modi più sciatti e fasulli, danno la sensazione che si tratti di un attacco programmato per evitare la riforma della separazione delle carriere e il sorteggio per l'elezione del Csm. Quali che siano gli attacchi, giudiziari, di stampa o parlamentati, noi non vacilleremo e non esiteremo: la riforma va avanti e più saranno violenti impropri e sciatti gli attacchi, più saremo determinati. E se voi farete del vostro peggio, noi faremo del nostro meglio". 

  

Opposizioni all'attacco del ministro 

Il voto è stato preceduto da un dibattito acceso in aula, con le opposizioni che hanno attaccato il ministro della Giustizia. Carlo Nordio "non può continuare a ricoprire il ruolo di ministro della Giustizia, non perché è l'unico responsabile dei disastri del governo, come quello di Almasri, ma perché poteva e doveva evitarli e ha scelto di non farlo: ha scelto la ragione di partito su quella del diritto", ha tuonato la segreteria del Pd Elly Schlein. Per il Movimento 5 stelle è intervenuto in aula il deputato ed ex procuratore antimafia Cafiero De Raho, che ha accusato Nordio di incoerenze e contraddizioni: "In una vicenda così grave e importante lei ha violato la legge e la Costituzione, poi è venuto in aula ad affermare cose risultate completamente destituite di fondamento. Lei non è stato leale con questa assemblea, ha parlato di cose diverse rispetto alla verità".

Il tabellone del voto sulla mozione di sfiducia (Foto Roberto Monaldo/LaPresse)
Il tabellone del voto sulla mozione di sfiducia (Foto Roberto Monaldo/LaPresse)
Pur condividendo le critiche a Nordio sul caso Almasri Azione ha deciso di "sfilarsi". "Manifestiamo totale perplessità rispetto all'efficacia della mozione di sfiducia", ha dichiarato in aula il deputato Antonio D'Alessio, secondo cui il testo è un "boomerang" e compatta la maggioranza.


 

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