I possibili successori di Papa Francesco: nomi noti e quattro italiani nella lista dei "papabili"

 


Nella lista dei più accreditati al soglio pontificio c'è anzitutto il potente Segretario di Stato, Pietro Parolin, il più alto diplomatico della Santa Sede ordinato vescovo da Benedetto XVI

La corsa alla successione di Papa Francesco, seppur informalmente, è ormai aperta: la corrente progressista all'interno della Chiesa è molto più numerosa di un tempo all'interno del Conclave, grazie al fatto che 108 cardinali sui 135 votanti sono stati nominati proprio da Bergoglio. Ciò però non significa che il suo successore non possa provenire da una delle fazioni più conservatrici: sono tanti gli elementi che hanno un peso nei complessi meccanismi che si generano per l'elezione di un nuovo Pontefice, spesso insondabili dall'esterno.

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La lista dei "papabili" alla successione

Alcuni nomi circolano già da un po': tra questi qualcuno Ã¨ molto noto e quattro sono italiani. Nella lista dei 15 papabili pubblicata da Afp c'è anzitutto il potente Segretario di Stato, Pietro Parolin, il più alto diplomatico della Santa Sede ordinato vescovo da Benedetto XVI. Numero due di Papa Francesco e per questo considerato un simbolo di continuità al quale il Conclave potrebbe scegliere di affidarsi, Ã¨ dotato di enorme esperienza diplomatica ed è noto ai leader di tutto il mondo. Dopo essere stato nominato Segretario di Stato da Francesco nel 2013, l'anno successivo Parolin è entrato a far parte del ristretto "Consiglio di cardinali", che assiste il Pontefice nella riforma della Chiesa.  

Anche Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, (Conferenza episcopale italiana) viene considerato tra i possibili successori di Papa Francesco. Ha svolto per più di trent'anni il ruolo di diplomatico per il Vaticano, ricoprendo anche la funzione di inviato speciale di pace di Papa Francesco per l'Ucraina. Zuppi è inoltre una figura molto popolare per il suo decennale impegno in favore dei più bisognosi. 

Un altro italiano considerato tra i possibili successori è il cardinale Claudio Gugerotti, originario di Verona, che ha prestato servizio come nunzio (cioè ambasciatore della Santa Sede) in numerosi Paesi (tra cui Gran Bretagna, Georgia, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia e Ucraina). Diplomatico esperto e poliglotta, è stato consultato da Papa Francesco sulla guerra tra Ucraina e Russia e nel 2022 è stato nominato Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali. 

Altro nome molto importante è quello del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini e principale esponente cattolico in Medio Oriente, con un'Arcidiocesi che comprende Israele, i territori palestinesi, la Giordania e Cipro. È stato creato cardinale nel settembre 2023, poco prima dello scoppio della guerra tra Israele e Hamas. Il francescano ha lanciato un appello per la pace da entrambe le parti e, a Natale del 2024, ha celebrato la messa sia a Gaza che a Gerusalemme.


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