Il campione altoatesino sul caso Clostebol: "Abbiamo scelto il male minore, anche se è un po' ingiusto"
La sospensione di tre mesi? "Alla fine abbiamo scelto il male minore, anche se è un po’ ingiusto". A dirlo è stato Jannik Sinner in un'intervista rilasciata a Sky Sport. Il campione altoatesino parla così del caso Clostebol che lo sta tenendo lontano dai campi da gioco. Sinner non nasconde l'amarezza, ma "poteva esserci un'ingiustizia maggiore". Poi spiega i motivi che lo hanno portato ad accettare un accordo con la Wada, l'Agenzia Mondiale Antidoping: "Mi sono sentito molto tranquillo, la scelta è stata molto rapida, abbiamo accettato in poco tempo anche se non ero troppo d'accordo e c'è stato un tira e molla con il mio avvocato. Ero molto fragile dopo quello che è successo".

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